Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.
(Cantico delle Creature, San Francesco d’Assisi)
Le nostre radici sono nella “terra”: un suolo fertile, argillo-sabbioso, di medio impasto e intriso da ciottoli di selce.
Coltiviamo le uve della nostra vigna tra i vecchi e larghi filari a 270 metri di altitudine, accudendo 500 piante di vite di varie età: i ceppi più vecchi risalgono al 1935 su portinnesto Rupestris du Lot.
In vigna sono state censite oltre 40 specie di erbe spontanee che in primavera lasciamo fiorire tra i filari. Inoltre abbiamo messo a dimora diverse piante da frutto di antiche varietà autoctone di melo, pero e susino per stimolare la complessità dell’ecosistema di cui la vigna è parte. Da sempre non mancano alberi di ciliegio, albicocco, noce, frassino, fico, carpino e castagno.
Sul fondovalle ai piedi della vigna trova spazio un’antica fonte di risorgiva che alimenta uno specchio d’acqua utile all’equilibrio naturale e dimora di insetti e anfibi.
Particolare attenzione è spesa nel preservare la fertilità del suolo per consentire la crescita di radici forti e maturare frutta sana.
La gestione agronomica e la difesa della vite si basano sul rispetto dei tempi e dei ritmi della natura, oltrechè del lavoro dell’uomo.